line up

ROARING EMILY JAZZ BAND

La ROARING EMILY JAZZ BAND sulla scena musicale da 25 anni, quando alcuni amici, per sperimentare nuovi orizzonti musicali, danno vita ad una band dixieland. Questa al suo interno raccoglie musicisti professionisti con un passato di musica classica , funky, jazz e popolare.

La Roaring Emily Band si esibisce in concerti di jazz tradizionale con particolare riferimento alla musica degli All Stars di Louis Armstrong che, con un quartetto od un quintetto composto da: tromba/trombone, clarinetto/sax, basso tuba, banjo e Wash bOard realizza il caratteristico sound del jazz di New Orleans.

Oltre ai classici brani legati alla memoria del grande “Satchmo”, il gruppo ha in repertorio una grande varietà di pezzi che abbracciano il jazz tradizionale nella sua accezione più larga, dal ragtime al blues.

“Dixie, jazz, swing ed energia allo stato puro gli ingredienti vincenti di una band che da oltre vent’anni scatena il pubblico in giro per l’Italia e l’Europa. Siete pronti a ballare?”

Noi siamo la “Roaring Emily Jazz Band”! Siamo la ormai mitica Street Dixieland jazz Band del festival “La strada del jazz” di Bologna

Il nostro jazz è di facile ascolto ed incontra il gusto di un vasto pubblico.

Lo stile ed il look della band è quello dei “Ruggenti anni venti” con brani tipo “When the saints go marching in” di Luis Armstrong ai più ballabili swing – lindy hop. anni 40 -50.

I musicisti si propongono come marching band per sfilate ed inaugurazioni, concerto da piazza o palco, situazioni più intime in quartetto sia acustico che con amplificazione. 

Vari gli spettacoli in Italia e all’estero con la partecipazione a diverse trasmissioni televisive. Da  25 anni la Roaring Emily Jazz Band si esibisce nei jazz club,teatri , piazze e strade di tutta Europa ( Francia,Germania,Svizzera,Portogallo,Spagna,Montenegro,Bosnia Erzegovina,Austria,Croazia,Slovenia,Repubblica Ceca,Svezia,Danimarca…..)

La proposta musicale della band è variegata:

avendo una strumentazione totalmente acustica il gruppo può muoversi liberamente e collocarsi in qualsiasi ambiente. Lo spettacolo può essere itinerante lungo strade o all’interno di piazze.

Il look anni ’20 con l’immancabile”Paglietta” porta lo spettatore nel clima tipico degli anni d’oro di New Orleans.

Musiche tradizionali jazz portano all’orecchio celebri melodie anni 30′ che vanno dal classico When The Saints go marching in di L. Armstrong, quelle più raffinate di George Gerswin per finire.

PAUL VENTURI & The KAYMEN

Paul Venturi, chitarrista-cantante conosciuto a livello internazionale per aver suonato nei più importanti festival italiani, europei ed americani. Nel 2015 è stato vincitore dell’ Italian Blues Challenge ed ha rappresentato l’Italia all’ European Blues Challenge del 2016, la manifestazione dove si sono esibiti i migliori artisti di blues a livello europeo.

In questi ultimi anni Paul Venturi ha condiviso la sua ricerca musicale con diversi artisti nazionali ed internazionali come Odetta Tips, Max Sbaragli, ha suonato in tour con artisti di New Orleans del calibro di James Monque’Dee e Washboard Chaz. Paul Venturi dotato di un’ottima tecnica chitarristica ed un buon feeling vocale, mescola nella sua musica energia ed originalità spaziando dai classici del blues fino ad arrivare a proprie composizioni.

Paul Venturi ha vinto nel 2014 il “Premio Miglior Strumentista dell’Anno” al “Gran Galà della Musica”
Paul Venturi è accompagnato da The Kaymen e cioè Oscar Abelli alla batteria già conosciuto come session-man di artisti internazionali come Cris Gage, Alan Haynes, James Monque’d, Tolo Marton, Pat Wilder , al basso elettrico Martin Iotti già noto come produttore per l’etichetta Kayman Records e anche session-man di artisti d’oltreoceano come Shawn Pittman, Texas Slim, Andy Just, Brian Templeton con i
quali ha fatto diversi tour europei ed inciso dischi.

Special guest dello show al saxofono tenore e baritono Max Marmiroli , conosciuto per essere stato tra i fondatori dei Rocking Chairs ,e con alle spalle tantissime collaborazioni con artisti del calibro di Graziano Romani , Dirk Hamilton , The Groovers, I Gang , e diverse band appartenenti all’etichetta Kayman Records.

FRANCESCO PIU & THE GROOVY BROTHERHOOD

Il progetto di PIU che celebra la fratellanza nel nome del blues con i tre artisti e amici, ognuno dei quali fornisce un apporto sostanziale alle sonorità del progetto. I suoi compagni lo seguono con convinzione e competenza: il quartetto sciorina una performance compatta ed energetica, ricreando la varietà di tinte musicali che il blues è capace di esprimere, se è suonato da veri cultori del genere.

FRANCESCO PIU

Una miscela esplosiva di blues, funky, rock e soul in chiave elettroacustica. Questa la formula del sound di Francesco Piu, cantante e chitarrista sardo nato nel 1981. Accompagna la propria voce con strumenti quali chitarra acustica, dobro, weissenborn, banjo, lap steel e armonica. Negli ultimi anni si è ritagliato uno spazio di rilievo nel panorama del blues italiano ed internazionale.

Ha partecipato ad alcuni tra i più importanti festival del genere (IBC Memphis, Cognac Blues Passions, Blues To Bop, Blues Sur Seine, Pistoia Blues, Narcao Blues, Magic Blues, Santa Blues de Tenerife, Blues en Bourgogne, Salaise Blues, Milano Jazzin Festival,Vache De Blues, Schtumm UK, Floss Festival Basel per per citarne alcuni).

Francesco ha avuto l’onore di aprire concerti per grandi artisti quali John Mayall, Johnny Winter, Jimmie Vaughan, Robert Cray, Charlie Musselwhite, The Derek Trucks Band, The Fabulous Thunderbirds. E ancora Doyle Bramhall II, Sonny Landreth, Joe Bonamassa, Fantastic Negrito, Larry Carlton, Robben Ford, Albert Lee, Trombone Shorty, e molti altri. Dopo aver vinto le selezioni nazionali si è esibito nel gennaio 2010 all’INTERNATIONAL BLUES CHALLENGE di Memphis, Tennessee come rappresentante italiano.

Il 28 maggio 2015 suona al PARLAMENTO EUROPEO di BRUXELLES nell’ambito della conferenza stampa di presentazione dell’ European Blues Challenge 2016.

ROBERTO LUTI

nasce a Livorno nel 1977, sin da ragazzo si appassiona alla chitarra e al blues e rock americano, apprendendo i primi rudimenti dal padre, negli anni poi approfondisce lo strumento e gli stili, imparando dall’ ascolto di svariati musicisti sia su disco che dal vivo. In particolare per lo spettacolo in questione, tra le fonti di ispirazione, si può nominare Ry Cooder, Anders Osborne, Chris Whitley, John Mayer, Jimi Hendrix, Niki La Rosa. Roberto ha all’attivo numerose collaborazioni e lavori discografici che lo vedono ospite o parte integrante. Attualmente si esibisce e registra con Niki La Rosa, TRES, Alex Sarti, Playing For Change, Dimitri Grechi Espinoza, Elisabetta Maulo, Luke Winslow King ed altri

DAVIDE SPERANZA

Artista blues dallo stile unico e personale, suona armonica diatonica e cromatica. Classe 1983, cresce in una famiglia di musicisti e a otto anni inizia a studiare musica applicandosi autonomamente sullo strumento. Affianca alla scoperta giornaliera dell’armonica lo studio di tromba, piano, chitarra, percussioni. Alle scuole superiori entra a pieno nel movimento punk rock anni ’90 suonando in varie band. A diciotto anni forma la sua prima blues band “The Rain Dogs” e inizia a studiare jazz. Nel 2006 esce il suo primo disco “Ready to live” apprezzato da pubblico e critica, recensito sul Blues Magazine, Jam, L’isola che non c’era e trasmesso su Lifegate Radio, Rock FM, Rai Radio 2, Radio Capital (nel programma in prima serata Area Protetta condotto da Sergio Mancinelli). Nel 2008 conosce l’artista sardo Francesco Piu con il quale inizia un lungo percorso artistico e professionale tra concerti in Italia, estero e la realizzazione di dischi notevoli dove si ricorda l’opera Mamootones prodotto da Eric Bibb. Forma il quartetto On The Road Quartet e nel 2014 esce il disco N.O. Dreaming dove partecipano come ospiti gli artisti blues Daniele Tenca, Veronica Sbergia e i grandi turnisti Eggy Vezzano (chitarrista di Nina Zilli, Francesco Renga, Emma Marrone, Giuliano Palma), Francesco Di Lenge (batterista di Baglioni), Beppe Caruso (trombonista di Zucchero). Nel 2018 dopo l’uscita dell’EP Voodoo Al scioglie la band ed entra nei Groovy Brotherhood.

SILVIO CENTAMORE

Nel 2005 si diploma all’Accademia Internazionale della Musica Civici Corsi di Jazz seguito, alla batteria, dal maestro Tony Arco. Si laurea nel 2021 in Batteria e Percussioni Jazz presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Como. Come studente dal 2001 al 2005 collabora con molteplici gruppi stabili della Civica Jazz; suona, inoltre, nel 2005 con il “Guitar Ensemble” di Franco Cerri esibendosi, con lo stesso, in diversi concerti a Milano. A partire dal 2005 collabora con Davide Van De Sfroos, calcando i palchi di molti teatri e palazzetti italiani e stranieri, come il Forum di Assago e L’Auditorium Parco della Musica. Oltre all’attività dal vivo, partecipa alla realizzazione di numerosi album, tra cui Pica e Maaderfolk. Dal 2007 instaura un  sodalizio artistico con il cantautore Fabrizio Consoli, con il quale prende parte a numerosi concerti e festival musicali, come il prestigioso Ingolstadt Jazztage 2015. Nel 2016 collabora alla produzione del disco “10, cui segue la tournèe con concerti sia in Italia, per esempio al Teatro del Sale di Firenze e al Roma Jazz Festival, sia all’estero. Dal 2018 suona in duo con Francesco Piu ed entra nei Groovy Brotherhood.

Trio Insolito

Il Trio Insolito di Bologna è composto da Claudia Testa (violoncello), Gianluca Caselli (armonica cromatica e accordi), Gianandrea Pasquinelli (armoniche).

Il Trio Insolito propone un repertorio di brani strumentali incentrato sulla musica popolare italiana e internazionale. Gli arrangiamenti, originali, tendono a fondere il colore tonale melodioso di uno strumento tipico della musica classica, il violoncello, con la dinamica caratteristica degli strumenti a fiato ad ancia libera, le armoniche, più comuni nei generi musicali folk, blues e jazz.

Nel corso del concerto vengono utilizzati, oltre al violoncello, una inusuale serie di strumenti antichi ad ancia libera, quali cordomonica, armonica ad accordi, accordina, armonetta, armonica basso.

Il concerto rappresenta anche una occasione unica per conoscere note storiche, timbrica e caratteristiche di strumenti oggetto di interesse storico.

Special Guest per occasioni speciali PIERLUIGI CAPUTO (tamburi e percussioni)

Semplice Complesso Acustico

Il Semplice Complesso Acustico è stato fondato da Massimo Evangelisti, conoscitore ed estimatore della musica Country. La band è nata con il nome “The Gamblers”, ai tempi del Liceo Righi di Bologna negli anni ’70, creata insieme ad altri amici musicisti che coltivavano la stessa passione. Dopo un periodo di inattività, Massimo ha voluto ricostituire la band, prima con i vecchi amici dei Gamblers e poi con i polistrumentisti Andrea Scorzoni, amico del Liceo, e Riccio Bonvicini, entrambi musicisti appassionati di vari generi musicali nati negli USA e in particolare del Country. Il Semplice Complesso Acustico è una band che ama esibirsi nel contesto dei musicisti di strada.

Come ogni band acustica in stile Country, non ha percussioni ma solo due voci (Massimo e Riccio), banjo (Massimo), chitarra acustica (Riccio) e un basso (Andrea) che nel tempo si è evoluto verso un saxofono basso, più adatto a un ambiente di buskers non necessitando di amplificazione.

Il repertorio comprende brani della “Old Time Country Music”, brani più recenti del Country legato ai centri urbani, con incursioni anche nella pop e rock music ma sempre in stile Country.

La band ha recentemente partecipato a diversi concerti rievocativi dei tempi del liceo e si esibisce regolarmente come buskers in mercatini rionali e nelle strade del centro di Bologna. Spesso al gruppo si aggiunge il giovane violinista Agostino “Ruben” Attianese, avellinese di nascita ma residente a Bologna, dove si è diplomato al conservatorio e dove lavora.

Gloria Turrini & The Doctors

Gloria and the Doctors (Gloria Turrini e Riccardo Ferrini) sono nomi ormai noti e stimati tra gli addetti ai lavori della scena musicale italiana che, contro ogni tendenza, partendo dalle radici del Blues lasciano contaminare il loro percorso con altre sonorità di matrice nera, trad jazz, gospel, blues e funk.

La certezza è che le potenti note scure del contralto di Gloria Turrini, arricchite dalla sua personalità forte e brillante, fanno rivivere la musica del passato attraverso uno spettacolo energico ed emozionante dove traspaiono dinamiche che vanno dal lato più romantico e dolce delle ballad fino ai groove più ipnotici del blues e del funk.

Non è un caso che nel corso della sua carriera molti grandi musicisti italiani e internazionali si siano rivolti a lei e alla sua incredibile voce.
Andrea Mingardi, Max Gazzè, Giuliano Palma, Jackie Allen solo per citarne alcuni.

Un percorso professionale simile è quello intrapreso da Riccardo Ferrini, chitarrista molto stimato e con una carriera costellata di collaborazioni al fianco della Honey Island Swamp Band, Andy J Forest, Jerry Dugger, Roberto Luti e tanti altri, dove grazie al suo stile personale, ha conquistato la sua vasta quota di pubblico su entrambe le sponde dell’oceano.

Questo è il mix di caratteristiche che fanno di Gloria and the Doctors una perla rara che sa sempre dare il massimo durante le esibizioni live. Tutte queste fondamentali esperienze, accumulate negli anni, confluiscono in “Dat Nola Trip”, registrato a New Orleans e pubblicato per Brutture Moderne di Ravenna (Italia) nell’agosto 2023, dimostrando la completa maturazione degli artisti.
Gloria Turrini, voce e batteria, e Riccardo Ferrini alla chitarra resofonica, ideatori di questo bellissimo album, con 9 tracce di cui 8 sono brani originali, hanno scelto di impreziosire le registrazioni con l’aiuto di straordinari musicisti: Andy J Forest (armonica), Roberto Luti (chitarra), Robert Snow (contrabbasso), Rosalynn Deroos (clarinetto).

Ancora una volta il blues si fonde con altri generi per raggiungere non solo un pubblico più vasto, ma anche per toccare corde emotive difficilmente raggiungibili, dimostrando, se mai ce ne fosse bisogno, il suo valore interdisciplinare e interrazziale. E ancora una volta una donna porta avanti un progetto originale e vincente, confermando – anche in questo caso – che solo insieme le due metà della mela possono diventare un gustoso e succulento frutto musicale.

KEITH DUNN AND THE GAMBLERS

Keith Dunn è un armonicista, cantante e produttore americano nato a Boston. Ha collaborato con Jimmy Rogers (membro dell’originale Muddy Waters Band) e con Hubert Sumlin (chitarrista di Howlin ‘Wolf) i quali hanno influenzato in modo significativo il suo stile: un’armonica melodica e percussiva che affonda le radici nella tradizione blues, al tempo stesso improvvisata e aperta con la capacità di creare suoni meravigliosi e dipingere immagini surreali.
C’era sempre musica nella casa di Dunn, comprese le trasmissioni R&B W-I-L-D e Arnie “Woo-Woo” Ginsberg, ascoltandole potevi udire tutti gli stili. La particolarità musicale di Keith è iniziata allora. All’età di 9 anni ha tenuto il suo primo concerto blues dal vivo. A dodici anni acquistò la sua prima armonica Hohner.

Poco dopo, in piedi fuori dall’Highland Tap, troppo giovane per entrare, ascoltò suonare Luther “Snake” Johnson. Era la prima volta che Keith ascoltava una band blues dal vivo in stile Chicago.
“Dopo aver ascoltato Luther, mi sono appassionato a quello che era, all’epoca, il “nuovo” suono dei Chicago Blues. Era una miscela di Muddy Waters, R&B classico come Ivory Joe Hunter e funk come la musica di James Brown o dei Meters.”
Keith ha iniziato a suonare alle feste e per le strade di Boston con il suo amico e guru dell’armonica, Stanley Steele, una leggenda della scena del Boston Blues. “Nella nostra adolescenza, Stanley, ha iniziato a suonare amplificato sullo stile di James Cotton. Ho adorato quel suono, quindi ho
risparmiato denaro e ho comprato un amplificatore Silvertone 2 x 12. Ho deciso in seguito di lasciare Cotton a Stanley focalizzando l’attenzione sull’album “Hoodoo Man Blues” per lavorare sul suono di Junior Wells”.
Stanley Steele ha organizzato il debutto di Keith con la Roomful of Blues alcune settimane prima del suo diciasettesimo compleanno. E’ stata quella la prima volta in un vero club con una band di
professionisti. Da li in poi non si è più fermato continuando a lavorare con intensa passione sui vari stili di musica collaborando con prestigiose band della scena musicale di Boston di Rhode Island, Dallas, Fort Worth e Austin, Texas e San Francisco. Questi alcuni degli artisti che Keith ha visto, con cui ha lavorato o che ha conosciuto: Muddy Waters, Howlin ‘Wolf, James Cotton, Big Walter Horton, Otis Rush, Big Joe Turner, Etta James, Charles Mingus, Bob Marley, Jimi Hendrix, Hound Dog Taylor, Ella Fitzgerald, Count Basie, Roy Eldridge, JB Hutto, Willie Dixon, BB King, Charlie Musselwhite, Jr. Wells, ovviamente Hubert Sumlin e Jimmy Rogers.

In tempi più recenti ha preso corpo il progetto solista “Alone With The Blues”, album con il quale ha vinto diversi premi (Deetone Records-DCD-5501).
Intensa la collaborazione con il pianista blues tedesco, Chris Rannenberg, nella produzione di diversi album tra cui “Hot Tin Roof” di Los Reyes Del Ko e “The Walter Davis Project” che è stato votato “Album tradizionale dell’anno” dalla rivista Living Blues.

Oltre al suo lavoro di produzione Keith Dunn continua a esibirsi in tutto il mondo con la solita varietà di progetti e stili orientati al blues. Usando la sua immensa esperienza musicale Keith si esibisce con la stessa gioia, entusiasmo e profondo impegno che lo ha caratterizzato fin dall’inizio con il preciso intento di tener fede alla promessa fatta a Muddy Waters di mantenere il Blues vivo più che mai.